La normativa di riferimento a livello comunitario per i prodotti tessili è costituita dalla più volte modificata Direttiva 96/74/CE (attuata in Italia con D. Lgs. 22 maggio 1999, n. 194), relativa alle denominazioni del settore tessile e dalla Direttiva 2001/95/CE sulla sicurezza generale dei prodotti (attuata in Italia con il D. Lgs. 6 settembre 2005, n. 206). Le regole comunitarie relative all’etichettatura della composizione fibrosa dei prodotti tessili, sono invece contenute, oltre che nella sopra citata Direttiva 96/74/CE, nella Direttiva 96/73/CE relativa a taluni metodi di analisi quantitativa di mischie binarie di fibre tessili.
A livello nazionale invece la disciplina dei tessili è costituita, oltre ai suddetti Decreti legislativi 22 maggio 1999, n. 194 e 6 settembre 2005, n. 206, dalla legge 26 novembre 1973, n. 883 (come modificata dalla l. n. 669 del 04.10.1986), recante la Disciplina delle denominazioni e della etichettatura dei prodotti tessili e dal suo regolamento di esecuzione, approvato con D.P.R. 30 aprile 1976, n. 515.