Pubblicata la versione aggiornata del Manuale CITES

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Lo strumento principale che viene adottato in Italia per realizzare il coordinamento tra i vari organismi che, insieme alle dogane, partecipano alla funzione di controllo delle varie tipologie di merci importate od esportate è costituito da specifici manuali e protocolli procedurali adottati nell’ambito di apposite Conferenze di Servizi da tutte le amministrazioni e gli enti interessati. Fra questi rientrano il “Manuale Procedurale per i controlli degli uffici doganali in materia di sicurezza dei prodotti” (che regola le procedure di controllo dei prodotti soggetti a controlli in materia di sicurezza) ed il “Manuale operativo CITES". Quest'ultimo è stato adottato dalle dogane per la prima volta - congiuntamente al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, al Corpo Forestale dello Stato ed al Ministero dello Sviluppo Economico - nell’ambito della Conferenza dei Servizi del 7 maggio 2002. Recentemente aggiornato nel corso della Conferenza dei servizi del 10 maggio 2011 (alla quale si è aggiunto il  Ministero della Salute), esso contiene le istruzioni rivolte ai vari uffici ed enti di controllo riguardo le procedure da seguire per il monitoraggio delle importazioni, esportazioni, riesportazioni, transiti e trasbordi degli esemplari delle specie selvatiche di flora e fauna minacciate di estinzione coperte dalla Convenzione di Washington (Convenzione CITES), comprese le loro parti e prodotti derivati. 

Il Manuale, composto da schede mobili e quindi sempre aggiornabile, definisce anche i requisiti e le modalità di rilascio della documentazione accompagnatoria delle spedizioni degli esemplari coperti dalla Convenzione di Washington in Paesi che la applicano in maniera assai rigorosa, come gli Stati Uniti ed il Giappone. Inoltre elenca (allegato 1) gli uffici doganali abilitati alle operazioni di import, export o riesportazione, anche temporaneai degli specimen inclusi negli elenchi CITES e del Reg. (CE) n. 338/97 e successive modifiche. A tali uffici si aggiungono 33 uffici doganali specializzati sui controlli e successivo sdoganamento dei legnami tropicali.