La Serbia decide di attuare unilateralmente l'accordo interinale sugli scambi e sulle questioni commerciali con l’UE

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Con avviso 2009/C83/11 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 83 del 7.4.2009, la Commissione europea informa gli operatori commerciali della Comunità, che a decorrere dal 30 gennaio 2009 le autorità serbe hanno deciso di attuare unilateralmente le concessioni commerciali previste dall'Accordo interinale sugli scambi e sulle questioni commerciali tra la Comunità europea e la Repubblica di Serbia firmato il 29 aprile 2008. Tale Accordo, al momento disponibile soltanto in inglese sul sito della DG Allargamento della Commissione Europea, non è stato ancora attuato dalla Comunità europea, in quanto in attesa di ratifica da parte del Parlamento europeo, ratifica che a sua volta è subordinata ad una serie di condizioni, la più importante delle quali è quella della collaborazione di Belgrado con i magistrati del Tribunale penale dell’Aia per l’ex Jugoslavia.

L’Accordo in questione prevede in particolare la possibilità, per le esportazioni di merci di origine comunitaria in Serbia, di beneficiare di tariffe doganali liberalizzate dietro presentazione di un certificato di circolazione delle merci EUR.1 o di una dichiarazione resa su fattura attestante l'origine comunitaria delle merci in questione. Tale trattamento preferenziale, le cui condizioni sono specificate dalla legge del 21 gennaio 2009 recante modifica della tariffa doganale, viene concesso sulla base di norme di origine del tutto identiche a quelle previste dal Regolamento (CEE) n. 2454/93 (Disposizioni di applicazione del Codice doganale comunitario).

Per quanto riguarda invece le importazioni di prodotti originari della Serbia nella Comunità, queste rimangono al momento soggette alle disposizioni del regime commerciale autonomo della Comunità europea previsto dal Regolamento (CE) n. 2007/2000 del Consiglio, del 18 settembre 2000 (così come modificato dal Regolamento (CE) n. 1946/2005 del Consiglio del 14 novembre 2005), recante misure commerciali eccezionali applicabili ai paesi e territori che partecipano o sono legati al processo di stabilizzazione e di associazione dell'Unione europea.