Tradefirst: il tutoraggio arriva in dogana

A partire dal lancio del programma AEO (Operatore Economico Autorizzato) da parte dell'Organizzazione Mondiale delle Dogane, sono stati molti i Paesi e le aree del mondo che hanno introdotto misure volte a facilitare il commercio internazionale e rendere allo stesso tempo più sicuri i traffici. Un Paese da sempre particolarmente attivo su questo fronte è Singapore, il quale ha sviluppato già nel 1989 uno dei primi sistemi di single window al mondo, per lo scambio di dati tra la comunità logistica e commerciale da un lato e le dogane dall'altro, denominato "Tradenet". Nel 2007, Tradenet è evoluto verso un progetto più ampio, denominato “Tradexchange”, in cui il dialogo e lo scambio elettronico di informazioni tra settore privato e pubblico è stato esteso anche ad altre agenzie governative. 

Il 26 gennaio 2011, in occasione della giornata internazionale delle dogane, l’amministrazione doganale di Singapore ha lanciato una nuova iniziativa che ha accorpato tutti i programmi di facilitazione commerciale esistenti nel Paese (compreso il programma AEO, lanciato nel 2007), integrandoli fra di loro.

Il problema che si sono posti le dogane è che oggi, un’impresa che intende accedere a ciascuna delle facilitazioni previste per agevolare le sue operazioni commerciali, necessita di presentare più domande, assoggettandosi a valutazioni e processi di analisi diversi, condotti il più delle volte da funzionari doganali diversi. 

L’iniziativa “TradeFIRST” (l’acronimo “FIRST” sta per “Facilitation and Integrated Risk-based SysTem”), mira appunto ad unificare il processo di ottenimento delle suddette facilitazioni da parte degli operatori, offrendo loro la possibilità di accedervi tramite un’unica domanda.

Il programma si basa su una classificazione delle imprese in 5 categorie, secondo la seguente progressione: 1) Basic, 2) Standard, 3) Intermediate, 4) Enhanced, 5) Premium. La classificazione è operata dalle dogane secondo lo schema tipico dell’AEO, ossia attraverso l'analisi e la valutazione di 5 aree aziendali fra cui: a) la situazione finanziaria e generale dell’impresa; b) i sistemi di rilevazione contabile e di monitoraggio delle operazioni di commercio estero utilizzati; c) eventuali precedenti in materia di infrazione della normativa doganale; 4) le procedure di gestione delle consegne e delle operazioni di stoccaggio di merci e containers, incluse quelle con cui l’azienda fa fronte ad eventuali incidenti occorsi alle merci; 5) le misure di sicurezza implementate al fine di impedire accessi non autorizzati ai locali aziendali o per prevenire sabotaggi alle merci, comprese le politiche e le misure di pianificazione delle attività aziendali, di gestione delle crisi e di monitoraggio della sicurezza dei partner commerciali.

Ovviamente, più alto è lo status in cui viene catalogata l’impresa, e maggiori sono i benefici riconosciuti alla stessa. Questi ultimi, fra l’altro calibrati a seconda della tipologia di operatore che richiede l’adesione al programma (es. importatore/esportatore, agente doganale, agente marittimo, ecc.), spaziano da esoneri assoluti in termini di prestazione di garanzie ad esoneri da garanzia per operazioni relative a merci di valore non superiore ad un certo ammontare, a minori requisiti in termini di sugellatura dei containers, fino all’esonero dalle ispezioni condotte direttamente in azienda o dai controlli documentali effettuati aposteriori, al diritto ad accedere a particolari iniziative sviluppate dalle dogane di Singapore, quali l’Apex Licence (una licenza che consente ai gestori di depositi doganali di gestire tipologie differenti di deposito, eseguendo operazioni di immagazzinamento di categorie diverse di merci in locali deposito collocati anche in luoghi differenti, senza che vi sia bisogno di chiedere di volta in volta un’autorizzazione specifica alle dogane), la dichiarazione consolidata (un meccanismo che consente ad operatori specificamente pre-approvati dalle dogane di effettuare spedizioni multiple tramite un’unica dichiarazione, specie quando si tratta di merci deperibili o particolarmente sensibili al fattore tempo), o particolari procedure semplificate per il trasferimento di container da un terminal ad un altro o per l’importazione temporanea di merci.

La novità probabilmente più interessante del programma è costituita però dal fatto che a ciascuna azienda che partecipa all’iniziativa viene assegnato dalle dogane un “Account Manager”, ossia un referente dell’amministrazione che agirà come punto di contatto tra dogana ed impresa, il quale opera come un vero e proprio tutor esterno dell’azienda, assistendo quest’ultima, nel tempo, nel progressivo adeguamento della sua struttura ai requisiti previsti dalla legislazione doganale, oltre che nel miglioramento dei suoi sistemi e processi gestionali interni, e soprattutto, consigliandola sulle possibili facilitazioni da richiedere od implementare per migliorare la sua quotidiana operatività.