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Desiderio Consultants Ltd. è una think tank ed una rete di consulenti internazionali per lo sviluppo indipendenti costituita per promuovere ed influenzare politiche doganali e commerciali nei Paesi Africani, al fine di raggiungere riforme di facilitazione del commercio che favoriscano la crescita degli scambi commerciali a livello internazionale e regionale
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Notizie

Tradefirst: il tutoraggio arriva in dogana

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A partire dal lancio del programma AEO (Operatore Economico Autorizzato) da parte dell'Organizzazione Mondiale delle Dogane, sono stati molti i Paesi e le aree del mondo che hanno introdotto misure volte a facilitare il commercio internazionale e rendere allo stesso tempo più sicuri i traffici. Un Paese da sempre particolarmente attivo su questo fronte è Singapore, il quale ha sviluppato già nel 1989 uno dei primi sistemi di single window al mondo, per lo scambio di dati tra la comunità logistica e commerciale da un lato e le dogane dall'altro, denominato "Tradenet". Nel 2007, Tradenet è evoluto verso un progetto più ampio, denominato “Tradexchange”, in cui il dialogo e lo scambio elettronico di informazioni tra settore privato e pubblico è stato esteso anche ad altre agenzie governative. 

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Accordo di libero scambio UE-Corea: definite le modalità di attivazione della clausola di salvaguardia

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Con il Reg. (UE) n. 511/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 maggio 2011 sono state definite le modalità di applicazione della clausola bilaterale di salvaguardia prevista dall’accordo di libero scambio tra l’UE e la Repubblica di Corea (vedasi il nostro articolo). In base al nuovo Regolamento, le misure in questione possono essere attivate solo se un dato prodotto viene importato nell’Unione in quantitativi così accresciuti e in condizioni tali da arrecare, o minacciare di arrecare un grave pregiudizio ai produttori dell’Unione di prodotti simili o direttamente concorrenti. Per “grave pregiudizio” deve intendersi un deterioramento generale rilevante della situazione dei produttori dell’Unione, mentre la “minaccia di grave pregiudizio” si ritiene sussistente quando v’è l’imminenza evidente di un grave pregiudizio, accertata sulla base di fatti verificabili e non di semplici asserzioni, congetture o remote possibilità.

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Rappresentanti doganali: la rappresentanza diretta va conferita sempre in forma esplicita

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Il principio in questione viene ribadito dalla Corte di Giustizia dell’UE, nella sentenza della Sesta Sezione del 7 aprile 2011 (Causa C-153/10, Staatssecretaris van Financiën/Sony Supply Chain Solutions (Europe) BV), la quale precisa al punto 31 che la disposizione di cui all’art. 5, n. 4, secondo comma, del Codice Doganale Comunitario (Reg. CEE n. 2913/1992, in prosieguo “CDC”), la quale prevede che la persona che non dichiara di agire a nome e per conto di un’altra persona o quella che non è titolare del potere di rappresentanza è considerata agire in proprio nome e per proprio conto, implica che il potere di rappresentanza (diretta) deve essere conferito sempre in maniera espressa e mai in via presuntiva. Le implicazioni per i rappresentanti doganali sono importanti. Per poter agire in rappresentanza diretta dei propri clienti, sarà nel loro interesse procurarsi sempre, a monte di ciascuna operazione o di un gruppo di operazioni da svolgere entro un dato periodo (es. l’anno), un atto scritto di conferimento di tale rappresentanza (il quale è la procura, atto unilaterale che occorre distinguere dal mandato, che è invece un contratto, anche se questo può includere al suo interno una procura ad agire a proprio nome). In assenza di tale procura espressa, coloro che hanno presentato una dichiarazione doganale in rappresentanza diretta, potranno vedersi contestato dalle autorità doganali il proprio potere di rappresentanza ed essere considerati “rappresentanti indiretti”, con tutte le responsabilità che ne conseguono in termini di responsabilità solidale con il rappresentato per il pagamento dei dazi (art. 201, par. 3 CDC), solidarietà che non sussiste nel caso dei rappresentanti diretti.

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Strumenti di misurazione delle performance delle dogane

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La misurazione e valutazione delle performance, al giorno d’oggi, costituisce una pratica adottata in tutte le organizzazioni, dogane ed altri enti pubblici inclusi. Tali strumenti infatti, conosciuti come “performance measurement systems” (o PMS), permettono di ottimizzare la gestione dell’ente, indirizzando correttamente i suoi meccanismi di decision making, attraverso lo sfruttamento in maniera intelligente del patrimonio di informazioni e dati di cui dispone o viene comunque in possesso nel corso dello svolgimento della sua attività. 

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AEO: aggiornato il questionario di autovalutazione e le note esplicative per tenere conto delle possibilità di mutuo riconoscimento

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La DG TAXUD (Tassazione ed Unione Doganale) della Commissione europea, ha adottato una nuova versione sia del questionario di autovalutazione per l'ottenimento della certificazione AEO che delle relative note esplicative, per integrarle con una serie di informazioni aggiuntive riguardanti i casi di mutuo riconoscimento dei certificati emessi da altri paesi.

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