L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 7/E del 3 marzo 2009, detta alcuni chiarimenti sulla natura delle risposte fornite dall’amministrazione finanziaria alle istanze di interpello presentate dai contribuenti, specificando in particolare che si tratta di atti amministrativi non provvedimentali. Tale tipologia di atto, come noto, assolve funzioni solo strumentali (accessorie o secondarie) rispetto ai provvedimenti amministrativi, dei quali non possiede i caratteri tipici, ovvero:
- l’autoritarietà (ossia la capacità di apportare una modificazione unilaterale nella sfera giuridica dei destinatari);
- l’esecutività (l’attitudine a produrre automaticamente ed immediatamente i propri effetti);
- l’esecutorietà (la capacità di imporre coattivamente l’adempimento degli obblighi in essi contenuti).