Time Release Studies per l'efficienza dello sdoganamento

I Time Release Studies (TRS) rappresentano uno strumento di facilitazione commerciale utilizzato dalle dogane per quantificare i tempi medi di sdoganamento delle merci presso i vari punti attraverso cui queste fanno ingresso in un territorio (es. porti, aeroporti e confini terrestri). Il loro impiego risale ai primi degli anni ’90 del secolo scorso, ad opera delle amministrazioni doganali americane e giapponesi. A livello internazionale invece, la loro adozione viene raccomandata dal 1994 dall’Organizzazione Mondiale delle Dogane (OMD), che nel 2002 ha realizzato anche una guida per orientare i suoi membri nel corretto utilizzo di tale strumento.

I TRS consentono in particolare alle amministrazioni doganali di misurare e scomporre in più fasi i tempi che intercorrono tra il momento di arrivo delle merci nel Paese di importazione e quello del loro svincolo, in modo da identificare in maniera più agevole colli di bottiglia, ritardi e vincoli nel processo di sdoganamento ed implementare adeguate azioni correttive.

Uno dei Paesi industrializzati che più recentemente ha adottato i TRS è l’Australia, che fino ad ora ne ha realizzati 3 (l’ultimo, relativo al 2009, è stato appena pubblicato). Tali studi, i quali sono redatti in collaborazione con il settore privato (spedizionieri e customs brokers soprattutto), descrivono in maniera assai dettagliata le tempistiche del processo di sdoganamento in relazione a ciascuna modalità di trasporto, confrontandole con quelle dell'anno precedente ed evidenziando le aree nelle quale è possibile ancora intervenire per realizzare dei miglioramenti.

In Italia l’Agenzia delle dogane non realizza i TRS. Un documento tuttavia dal quale è possibile ricavare parte dei dati raccolti all’interno di tali studi, è il cd. “libro blu”, il quale pur tracciando un’analisi delle dichiarazioni presentate annualmente alle dogane italiane, suddivise per tipologia di regime doganale, si sofferma soprattutto sull’analisi dei risultati delle attività di controllo e degli accertamenti dei diritti doganali effettuati durante l’anno. Si tratta dunque di uno strumento ancora lontano dal livello di complessità e dettaglio (nonchè di utilità) dei TRS.

Per un approfondimento sui TRS e sulle modalità di loro utilizzazione da parte delle dogane autraliane, rimandiamo ad un nostro articolo pubblicato sulla rivista australiana “MHD – Supply Chain Solutions”.