“Revenue package” per la cura dei fenomeni di contrazione dei traffici

E’ noto che la facilitazione del commercio gioca un ruolo fondamentale nella crescita delle economie mondiali. Una contrazione dei volumi di merci scambiate a livello internazionale impatta infatti inevitabilmente in termini negativi sulle entrate degli Stati (per via del minore livello dei dazi e degli altri diritti raccolti): da qui l’interesse quindi ad incoraggiare la crescita dei traffici.

Le dogane in particolare, hanno un ruolo ed una responsabilità primaria nella facilitazione dei commerci legittimi, funzione questa che assume particolare importanza soprattutto oggi, considerato il clima di difficoltà in cui versa l’economia mondiale. Ciò implica l’applicazione trasparente e non discriminatoria delle procedure doganali, con un approccio proattivo da parte dell’amministrazione doganale nel semplificarle, facendo perno su tutte le iniziative disponibili, a cominciare dalle azioni di partenariato pubblico-privato (es. il programma AEO), fino all’implementazione delle varie misure raccomandate a livello globale dall’Organizzazione Mondiale delle Doganale (come la Convenzione riveduta di Kyoto sulla semplificazione e sull’armonizzazione dei regimi doganali ed il Framework of Standards to Secure and Facilitate Global Trade, i quali costituiscono un quadro di norme per rendere sicuro e facilitare il commercio mondiale).

La tendenza alla quale si era recentemente assistito, ossia quella verso la crescita d’importanza delle funzioni extra-tributarie delle dogane (si pensi alle attività di contrasto al terrorismo e tutela dell’ambiente, del patrimonio artistico, ecc.), ha subìto un brusco rallentamento sotto il peso della crisi economica. La funzione di raccolta tributaria delle dogane, che negli ultimi tempi aveva subito un forte ridimensionamento, per effetto dei regimi daziari agevolati introdotti dai numerosi accordi di libero scambio conclusi a livello bilaterale, regionale e multilaterale dai vari Paesi e territori di tutto il mondo, ha ripreso il sopravvento. Gli Stati nazionali, alla ricerca di nuove risorse economiche per poter uscire fuori dalla recessione e continuare a finanziare la loro spesa pubblica, hanno infatti ripreso a porre le funzioni di raccolta fiscale al centro delle loro priorità, e ciò ha determinato uno spostamento dell’attenzione delle amministrazioni doganali, e fiscali in genere, verso le attività di esazione tributaria e di utilizzo rigido delle politiche sanzionatorie. Aspetto questo che purtroppo ha creato e sta determinando ulteriori ostacoli allo sviluppo del commercio.

Per indirizzare correttamente le attività di raccolta fiscale delle dogane, senza che ne risultino sacrificate eccessivamente le funzioni di facilitazione del commercio, l’Organizzazione Mondiale delle Dogane (OMD) ha messo a punto il “Revenue Package”, ossia una raccolta di tutte le raccomandazioni, linee guida e misure disponibili, idonee a rendere più efficaci, efficienti e mirati i compiti di riscossione daziaria, in maniera tale che tali attività vengano svolte senza pregiudicare l’obiettivo, assolutamente prioritario per il rilancio del commercio mondiale, di facilitazione dei traffici. Gli strumenti in questione, organizzati per settore di intervento (es. procedure riscossive, accertamento della corretta dichiarazione del valore in dogana, della classificazione tariffaria, dell’ origine delle merci, sistemi di analisi e gestione dei rischi, ecc.), contengono i riferimenti agli strumenti di facilitazione del commercio sviluppati dall’OMD nell’arco di oltre un sessantennio di attività.