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Notizie

Dalla Commissione una proposta per armonizzare le sanzioni doganali

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Con la proposta di Direttiva COM(2013) 884, la Commissione europea spinge verso un'allineamento negli Stati membri della disciplina delle infrazioni doganali e delle relative sanzioni. Nonostante infatti la legislazione doganale sia pienamente armonizzata in ambito UE (consolidata nell’ambito di due regolamenti principali: il codice doganale comunitario: Reg. 2913/1992 e le relative disposizioni di applicazione: Reg. 2454/1993), la sua attuazione rientra ancora nelle competenze dei singoli Stati membri. Di conseguenza, la normativa doganale segue 28 diverse modalità esecutive che ne pregiudicano l’uniforme applicazione a livello europeo.

 

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Approvato il Codice Doganale dell'Unione

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Nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea  L 269 del 10 ottobre 2013 è stato pubblicato il Regolamento (UE) N. 952/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell'Unione (o “Codice Doganale Unionale”), che entrerà in vigore a partire dal prossimo 30 ottobre.

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Rappresentanza doganale deregolamentata in Europa

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Il Regolamento CE n. 450/08 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 (cd. “Codice Doganale Comunitario aggiornato”) introduce una disciplina armonizzata a livello europeo dei servizi di rappresentanza doganale. Tali norme tuttavia, come la maggior parte delle prescrizioni contenute del nuovo Codice, non sono ancora applicabili, non essendo ancora state adottate le relative disposizioni di applicazione, demandate ad un apposito regolamento della Commissione che è in fase di elaborazione. Leggi tutto il nostro articolo su Diritto 24 del Sole 24 Ore

WEF: Barriere nella catena logistica più significative delle riduzioni tariffarie

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Le barriere funzionali all'interno della catena logistica sono assai più significative, in termini di ostacoli ai traffici e di impatto sul PIL, delle tariffe. Sono queste le conclusioni che emergono dall’ultimo rapporto del World Economic Forum (WEF), dal titolo “ Enabling Trade Valuing Growth Opportunities”. Al punto che una riduzione di tali barriere può generare una crescita del PIL globale di più di 6 volte di quella che si avrebbe se si rimuovessero tutte le tariffe a livello mondiale. Infatti, se ciascun Paese fosse in grado di realizzare dei miglioramenti significativi in solo due ambiti della catena logistica, e precisamente: 1) la gestione delle frontiere e 2) le infrastrutture dei trasporti e delle comunicazioni, con i relativi servizi, il PIL mondiale potrebbe crescere di circa 2.6 trilioni di dollari (pari al 4.7%) e le esportazioni di 1.6 trilioni di dollari (pari al 14.5%).

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Joint controls e Dual Customs

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In un’area posta al confine tra Stati Uniti e Messico è stato di recente istituito un sistema di controlli congiunti (joint controls) che verranno effettuati contestualmente dalle autorità doganali dei due Paesi all’interno un apposito hangar per semplificare le formalità doganali sulle merci circolanti da e verso i rispettivi territori. Tale iniziativa è volta a promuovere la crescita degli scambi commerciali tra due Paesi che, lo ricordiamo, operano all’interno di una delle maggiori zone di libero commercio del mondo (il NAFTA, North American Free Trade Agreement), in particolare attraverso l’eliminazione dei doppi controlli al confine, ossia all’export ed all’import. Essa inoltre rafforzerà lo spirito di reciproca collaborazione tra le autorità doganali dei due Paesi. L’iniziativa in questione, sperimentata da tempo dagli Stati Uniti con l’altro membro dell’area NAFTA - ovvero il Canada - è oggetto di enorme interesse a livello internazionale, dove sembra evolversi in schemi assai più complessi, in cui oggetto di coordinamento non sono solo i controlli doganali, ma anche quelli di tutte le altre autorità aventi funzioni di tipo ispettivo. Al seguente link è possibile leggere un articolo che tratta più nel dettaglio tale iniziativa.

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